“Alle rotonde tutto il cuore, mentre il Pilota muore.” Così recita uno degli striscioni che ormai da mesi è stato affisso dai residenti del quartiere Pilota di Sant’Angelo. Qui, come in altre aree della città, il degrado è evidente: sporcizia, rifiuti che rimangono in strada per giorni e rifiuti ingombranti che vengono completamente abbandonati, fatiscenza di alcuni condomini.
Più volte l’Amministrazione ha risposto con “misure d’emergenza” quando ormai la situazione era talmente grave (come la presenza di topi ha testimoniato) che intervenire tempestivamente era il minimo che ci si potesse aspettare da una maggioranza che rincorre il problema nel quartiere da anni.
Rincorrere il problema però non basta e non può essere la misura da adottare. E’ necessaria una programmazione. Programmazione che non deve basarsi solo su temi quali la corretta raccolta differenziata, la pulizia delle strade, il coinvolgimento di ALER per la manutenzione del patrimonio pubblico che versa in pessime condizioni. Un’Amministrazione lungimirante farebbe del quartiere un punto di inclusione, coinvolgendo i cittadini in qualcosa che li faccia sentire realmente a casa, attivando e costruendo il senso civico di tutti ed evitando così il ripetersi di problematiche ormai percepite più come normalità che come eccezioni.
Nel quartiere è presente l’unico asilo nido pubblico della città, dovrebbero essere aperti distaccamenti dei Servizi Sociali comunali e della Biblioteca, c’è anche un piccolo parco giochi per i bambini (le cui condizioni sono discutibili, come molti altri parchi a Sant’Angelo) eppure la maggioranza non riesce a sfruttare quello che già c’è per creare coesione e senso di comunità.
Abbiamo parlato con alcuni residenti del quartiere per conoscere la situazione oltre quello che ognuno può vedere passando per le vie, un commento frequente è stato “non abbiamo molto di più da dirvi, il degrado che c’è lo potete vedere voi stessi”.
Il tema che preoccupa maggiormente è la mancanza di sicurezza e controlli, ci riferiscono infatti che le Forze dell’Ordine siano poco presenti, nonostante alcune situazioni ben note, e che poco possono contro schiamazzi e vandalismi soprattutto notturni.
Anche i commercianti della zona ci riferiscono il senso di “ghettizzazione” del quartiere e malgrado i servizi che dovrebbero essere stati attivati dal Comune, compreso un progetto d’Ambito di mediazione abitativa a costo zero che l’Amministrazione non ha voluto portare avanti, prevale un sentimento ostile di mancato impegno verso l’inclusione dei cittadini di origine straniera.
Chi abita nel quartiere Pilota, da qualche anno o da una vita, è rassegnato al fatto che le cose non cambieranno ma, come è successo negli ultimi anni, possano solo peggiorare.